Credo
che forse in chat non entrerò più, forse, magari, ci sta qualcosa
che mi spinge per non entrarci più, forse mi sento disambientata
perché entro poco, forse so cosa, ma forse non so manco io cosa, ho
le idee troppo confuse e non ci sto capendo più niente, forse è il
periodo di merda che sto attraversando, un periodo che vorrei che si
cancellasse all'istante in questo momento dalla mia vita, ma
purtroppo non è così, la strada da fare è lunga ed è tutta il
salita, ma prima o poi, io spero prima che poi, questa strada sarà
tutta in discesa, ci vuole solo forza di volontà, che purtroppo a me
un po' manca, se non del tutto a volte. Ci sono giorni in cui sto
male e ogni tanto mi viene persino da piangere, ma faccio finta che
sto bene che va tutto alla norma, perché dire che va bene è una
parola troppo grossa, ma so che dentro di me non va per niente o
quasi per niente bene. Non ho mai vissuto (così io credo) un periodo
così di merda, mi sento uno schifo, il nervoso dal normale che è va
a mille, poi da lì passo all'incazzatura, tutto questo mi capita in
giorni alterni, ma può capitare anche tutti i giorni. L'unica cosa
che mi fa star bene un po' è la musica, ma tanto il male che ho
dentro un po' rimane, non se ne andrà così facilmente. Periodo,
periodo davvero del cazzo!
https://www.youtube.com/watch?v=tiAkwijiyaI
Non
consiglierei a nessuno d’essere come me: troppa sensibilità, troppo
provare, troppo sentire, troppo percepire, troppo immaginare, troppo
desiderio.
Non consiglierei a nessuno d’essere come me: troppo fiduciosa, ingenua, spontanea, impulsiva.
Desidererei guardare le cose secondo la loro misura, senza il bisogno
di ingigantire sempre tutto. Perché, per quelle come me, è un guaio.
Quelle come me, e non consiglio di
esserlo,si sentono mancare l’aria ogni giorno per un’attenzione in meno,
per una carezza in meno. Quelle come me sopportano e si tengono tutto
l’amaro dentro. Quelle come me implodono ogni giorno e poi mostrano il
loro più bel sorriso.
Quelle come me sono difficili, complesse,
inseguono sogni immaginari. Parlano da sole, nel silenzio della notte,
sperano e hanno gli occhi lucidi al sorgere di una nuova alba.
Quelle come me sono così: forti nel corpo da possedere la fragilità dell’anima.
E fanno finta di credere alle bugie, alle speranze, ai sorrisi di
circostanza, quelle come me . Ma più di tutto, le riconosci dagli occhi.
Sono il portale della vita, sono pensieri, parola, cuore, felicità,
chiarore, buio, ansia, malinconia.
Più di tutto quelle come me le
riconosci perché non sono quasi mai le prime ad abbracciare, a dire
parole dolci, ma sarebbero in grado di amare fino a distruggersi.
Quelle come me, quando amano, amano forte, si svelano, si spogliano, si
riconoscono. Hanno un cuore troppo grande e colmo di cose amabili. E
danno, danno troppo.
Hanno mani fiduciose, sguardo perso, sempre alla
ricerca di qualcosa e quel pizzico di malinconica allegria che profuma
l’anima…"
https://www.youtube.com/watch?v=AlWsV3VR9u0
Lo so lo sai la mente vola
fuori dal tempo e si ritrova sola
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Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
https://www.youtube.com/watch?v=GSH9_PJKASg
Montèras donant a su mare
( MONTAGNE REGALANO AL MARE )
S'olòre de sa murta in frore ( L'ODORE DEL MIRTO IN FIORE )
No apo coro e bentu ( CUORE E VENTO NON HO )
Chena istìma né carignos suos
( SENZA IL SUO AMORE E LE SUE CAREZZE )
Non tutti sanno che le stelle brillano
Per tutti ma non brillano per me
Perché anche il cielo l'ha capito subito
Che non può farci niente se
Non vedo luce se non sto con... te..
In un ipotetico gioco del ''se fossi'', se la mia vita fosse un disco
sarebbe questo: brani illimitati e commovente bellezza
autentica intermezzati da lagne e rock e versi privi di senso, logica e poesia.
C'è un momento in cui ti senti talmente sola al mondo che se avessi la
forza e i soldi e le palle di non dover combattere con i tuoi sensi di
colpa, abbandoneresti e feriresti tutti. A partire da te stessa.
E, cancellato ogni nome dal tuo cuore, ricominceresti altrove.
A cominciare proprio da me..
Quel momento in cui osservi impietosa il tuo viso allo specchio e noti
una ruga dove prima c'era la piega del tuo sorriso, un'ombra sotto gli
occhi dove prima c'era solo uno zigomo pronunciato, delle vene rossastre
intorno all'iride dove prima c'era solo bianco tonalità fresco di
bucato.
Poi, non soddisfatta, ti soffermi sul tuo corpo stanco, sulla perdita di
tono di alcune curve dove prima era tutto compatto, sulle smagliature a
ricordarti quando eri magra come un chiodo che bastava un alito di
vento a farti traballare, sulla cellulite che è l'unica cosa davvero
comunista, sulle vene evidenti sulla tua pelle ancora troppo bianca.
Quel momento in cui ti guardi veramente e vorresti essere un'altra.
In un altro letto,in un'altra vita, in un'altra pelle.
In un lancio di dadi che non dà ancora lo stesso assurdo numero..