Ci sono migliaia di cose che vorrei dire e non so se queste mie parole
riusciranno ad esprimere tutto ciò che sento dentro in questo momento..
Come ben sai, ho immense
difficoltà a guardarmi dentro, arrivo ad un certo punto e poi chiudo la
porta, voltando le spalle a ciò che c'è dentro di me...
Mi sono
avvicinata a te in una situazione particolare, mi ritrovo a pensare ancora a quel periodo, a quel che
ero prima e a quel che sono diventata ora e alle cose che ho fatto in
questi anni...
Sono sempre stata convinta della purezza dei miei
sentimenti (dei tuoi non ho mai sinceramente dubitato), sono sempre
stata convinta di essere una brava persona e che mai e poi mai avrei
agito nel modo in cui poi in effetti ho agito...deludendoti..
Mai mi sarei
sognata di fare ciò che ho fatto a te nemmeno a chi odiavo, figurati se mai avrei pensato di fare
una cosa del genere a chi dicevo di voler bene (uso la parola dicevo,
perchè alla luce dei fatti ho dimostrato di non volertene veramente,
anche se invece te ne voglio)...
Mi sono ritrovata persa in
un'ossessione mai avuta prima, che non ho saputo gestire, e mi sarei dovuta rendere
conto che certi comportamenti non erano normali, sani, mi sono persa nella paura (ma
credo già lo fossi prima di conoscerti, l'ossessione e la possessività sono nel mio DNA, non che questo giustifichi sia
ben chiaro) di perdere il mio amico migliore..
Spesso mi son sentita dire Mary perchè ti tieni tutto dentro? Perchè non parli a cuore aperto?
Non ne ero capace...
Volevo che tu, specialmente tu, mi ammirassi, mi stimassi come io ammiravo te...
Anche perchè guardarmi realmente in
profondità, mi avrebbe fatta scappare da me stessa.
Sono stata sempre combatutta con me stessa, ho sempre cercato di cambiare quei lati negativi del mio carattere, la gelosia per le mie cose mi ha sempre
avvelenato dentro, ma mai e poi mai avrei fatto o tentato di fare
qualcosa di veramente scorretto (questo mi dicevo)...riuscire a scrivere cose orrende e agredirti come se ne avevo il diritto di farlo, perchè tua migliore amica.
Eppure alla fine l'ho fatto...
Ciò che ho fatto a te, non si fa a chi si considera amico, un
comportamento del genere non è ammissibile nemmeno con chi si ha
rapporti superficiali, ma in un qualche modo ci può pure stare, ma mai e
poi mai lo si ha con chi si afferma ci sia amico (eppure io l'ho fatto e
mi sono pure autogiustificata con me stessa, ho chiuso gli occhi,
ancora fino a qualche giorno fa, finchè non mi sono messa nei tuoi
panni, con le tue risposte ai miei ultimi messaggi).
Mai mi sono
resa conto che la mia arroganza e presunzione, nell'affermare e
insistere su certe cose potesse ferirti, mi dicevo, sono le mie
convinzioni di ciò che vedevo, giuste o sbagliate che fossero, generate
da una mia sola interpretazione di alcuni fatti, o come mi dicevi tu, che mi facevo i film, poco importa ormai..ho sbagliato comunque..
In questi giorni ho cercato di mettermi al tuo posto nella stessa
situazione, di invertire le parti, e mi sono resa conto di quanto male
ti ho fatto...
Mi sono sempre affannata a difendere la sincerità
della mia amicizia con te, e credimi lo sono, ma la mia possessività di non condividere con nessuno il mio migliore amico mi ha distrutta, apparendo ai tuoi occhi un'amica di merda..
La mia presunzione di essere l'essere perfetto, onnipotente, mi ha accecata...
Le mie scuse probabilmente non serviranno a nulla, ho fatto troppo male
a te e ad altri, perchè possano essere accettate, ma queste in effetti
non sono più delle scuse, ma solamente da parte mia trovare il coraggio
di guardarmi veramente dentro, e ammettere con me stessa principalmente
le scorrettezze nei tuoi confronti, per una volta non trovare nessuna
scusante anche minima a ciò che ho fatto, non nascondermi dietro un
dito...
E' il mio prendere coscienza...
Non ho mai voluto farti
apparire come il carnefice di tutta questa storia, e in effetti, ho
sempre e dico sempre affermato che ero io a sbagliare, ma probabilmente
anche nelle mie affermazioni cercavo una via d'uscita per non apparire
così brutta dentro come mi vedevo io per prima...
Tu hai sempre voluto vedere il buono che c'è in me, e sicuramente c'è, ma in tutta questa situazione non l'ho dimostrato...
Ho dimostrato invece che sono paragonabile a chi è veramente marcio dentro e non sai quanto questo mi faccia vergognare...
Quello che è successo tra noi, dovrebbe farmi aprire gli occhi, trovare l'insegnamento
giusto, infondo è quello che merito e ogni giorno faccio mea culpa..
Sono stata egoista lo so, ho pensato solo a me, mi dispiace da morire...
Tu mi hai sempre detto che si impara dagli sbagli,
che questa lezione mi serva veramente a non allontanare più le persone che
mi vogliono bene...
Quando mi dicevi
Mary guarda dentro te stessa, non credo tu lo stia facendo, avevi
perfettamente ragione, ma io non volevo ammettere di avere immense
difficoltà a farlo, non volevo apparire debole, non in grado di fare
autoanalisi, e allora dicevo ci stò provando, credo che vada meglio, ma
mentivo principalmente a me stessa e poi a te e agli altri, volevo a
tutti i costi tu mi ammirassi come io ammiravo te e allora, ascoltavo sì
ciò che mi dicevi, ma nel momento in cui mi rendevo conto di avere
difficoltà, non parlavo, non ammettevo nemmeno con me stessa la grande
difficoltà che avevo...
Volevo apparirti senza difetti, perfetta, perchè avevo paura tu non mi
potessi voler bene se avessi visto ciò che c'era dentro di me...Ma alla
luce dei fatti sono stata una stupida presuntuosa, perchè tu dentro di
me hai letto sin dall'inizio, sapevi già cosa c'era e mi volevi bene lo
stesso, posso solo immaginare la tua rabbia e delusione nei miei
confronti adesso..
Non ho il coraggio di scriverti un messaggio privato, la vergogna è troppa. Spero tu legga questo mio scritto, non so se riuscirai a perdonarmi per come ti ho trattato e per come mi sono comportata con te..ma volevo farti sapere quanto ne sono pentita e quanto mi dispiace..ti chiedo scusa Giulio, per non averti capito, e per il male e la delusione che ti ho causato. Mary.
Trinacria.
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Non giudico le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare. (Bob Marley)